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Allergie, Intolleranze e molto altro. Risponde l’esperta!

 
Siamo felici di ospitare nel nostro spazio virtuale la dottoressa Annalisa Subacchi.
Nutrizionista e Biologa Annalisa Subacchi è già stata ospite  della nostra caffetteria dove ha tenuto vari incontri sul tema delle intolleranze e delle allergie alimentari. Se anche voi avete dei disturbi fisici che non riuscite ad inquadrare in nessuna diagnosi, leggete con attenzione. Potreste aver sviluppato una intolleranza o una allergia a qualcosa che avete messo nel vostro piatto…
 

Dottoressa, partiamo dalle basi, quali sono le differenze tra allergia e intolleranza? Le intolleranze si differenziano dalle Allergie Alimentari vere e proprie perché non producono shock anafilattico e di solito non rispondono ai tradizionali Test Allergici cutanei. Non provocano quasi mai delle reazioni violente ed immediate nell’organismo, e quindi spesso non sono direttamente collegabili all’assunzione del cibo che le determina. Le allergie alimentari sono l’effetto negativo che hanno su di noi alcune sostanze contenute nei cibi che assumiamo con la dieta.I sintomi sono gli stessi delle intolleranze alimentari (vedi sopra) ma la reazione agli alimenti ingeriti è immediata,circa dopo 1 minuti dall’assunzione del cibo.

Tutti gli alimenti possono scatenare allergia,ma in realtà solo poco sono i più frequenti:

  • Latte
  • Uova
  • Pesce e crostacei
  • Soia e arachidi
  • Frutta secca (noci e nocciole)
Le allergie respiratorie sono invece provocate da sostanze volatili che respiriamo (pollini, forfora dei cani e dei gatti, acari, etc. e si manifestano in modo violento dopo pochi minuti dall’ingresso nel corpo della sostanza scatenante.
 
Quali sono i sintomi tipici delle intolleranze? Come si riconoscono di solito?
Molti di voi non sono malati in modo specifico, ma soffrono di persistenti disagi e disturbi di cui non riescono a venirne a capo. Potreste in realtà soffrire di intolleranze alimentari, cioè essere intolleranti a uno o piu’ cibi che trovate a tavola ed accusare tali disturbi per anni. Questa reazione avversa si manifesta in tempi più’ o meno lunghi per accumulo degli alimenti non tollerati. Praticamente qualunque organo può essere interessato: Sovrappeso, obesità, cellulite, colon irritabile, dermatiti e orticaria, acne, asma, riniti, cefalee ed emicranie. Le Intolleranze Alimentari si manifestano quasi sempre con una sintomatologia generale più o meno sfumata (stanchezza, cefalea, gonfiori addominali postprandiali, infezioni ricorrenti, dolori articolari, ecc.) o con modificazioni cutanee (pelle secca, eczemi, orticaria, ecc.); spesso sono correlate a disordini del peso corporeo, sia in eccesso che in difetto.
 
A cosa sono dovute le intolleranze?
Alla routine, consumiamo sempre i soliti cibi senza seguire la stagionalità finche il nostro corpo non si intossica.
 
E’ vero che esistono diverse tipologie di intolleranze alimentari?
Si parla di intossicazioni, abuso di ( es adoro le mele finchè il mio corpo non è saturo e mi da una reazione, gonfiore, dissenteria, macchie cutanee) Si parla di deficit enzinatici: L’intolleranza al lattosio consiste nell’incapacità del nostro organismo di produrre un enzima , la lattasi, che è responsabile di dividere in due la molecola del lattosio. Questa è costituita da due “pezzi”: una molecola di D-galattosio e da una di D-glucosio unite da un legame. Il nostro organismo non riesce a digerire questa molecola doppia e necessita di questo enzima, la lattasi, che come un paio di forbici taglia in due parti il lattosio ( o zucchero del latte). L’età, la genetica posso portare ad individui che hanno poco enzima oppure non ne hanno proprio. Questa sostanza , il lattosio, si trova prevalentemente nel latte, nel burro e nei formaggi molli e freschi e nello yogurt ( che sia di vacca, pecora o capra contengono tutti lattosio). I formaggi stagionati, invece, hanno subito un lungo processo di stagionatura che porta alla riduzione o scomparsa del lattosio, quindi ideali per un intollerante. Il gorgonzola, anche se molle, rientra nei formaggi stagionati quindi è senza lattosio.
 
Come è possibile diagnosticare le intolleranze alimentari?
Il test citotossico viene effettuato su un prelievo di sangue venoso del paziente. Si mette il sangue a contatto con le principali sostanze alimentari presenti abitualmente sulle nostre tavole, andando a ricercare le eventuali intolleranze per 77 alimenti di utilizzo quotidiano (pasta, carne, formaggio, frutta e verdura).Evaluation of the cytotoxic food test and the ALCAT (antigen leukocyte cellular antibody test), Al microscopio si osserva il rigonfiamento dei globuli bianchi e si sanciscono tre possibili gradi di reazione che vanno da un semplice rigonfiamento, alla modifica della forma(polarizzazione della cellula), fino alla rottura del globulo bianco con fuoriuscita di materiale cellulare. Questi gradi rappresentano i tre possibili livelli di sensibilità al cibo testato. La validità della prova dipende dal tipo di sostanza testata. Sulla base dei due test viene formulata una dieta ad hoc per il paziente.
 
Esiste una classifica dei cibi più comuni per cui si sviluppano intolleranze?
Tutti i cibi possono dare intolleranze, i più’ comuni sono pomodoro, lattuga ma anche carni bianche perché sono i cibi maggiormente consumati
 
Quale è il modo migliore per “curare” le intolleranze?
Ruotare gli alimenti, sceglierli in base alla stagionalità Non consumate pomodori a Natale o zucca a Pasqua.